Con il contratto di assicurazione sulla vita la compagnia si obbliga a pagare un capitale, oppure una rendita, al momento del verificarsi di un evento che riguarda la vita umana. Le polizze vita più comuni sono: assicurazioni per il caso morte che prevedono il pagamento in caso di decesso dell’assicurato; assicurazioni per il caso vita che prevedono il pagamento se l’assicurato è in vita al momento della scadenza del contratto; assicurazioni miste che prevedono il pagamento alla scadenza del contratto se l’assicurato è in vita e il pagamento prima della scadenza se, nel frattempo, muore.
Prima della firma di qualsiasi documento, le imprese assicurative sono obbligate a consegnare al potenziale cliente un fascicolo informativo contenente: la nota informativa; una scheda sintetica del prodotto presentato; le condizioni di assicurazioni con i relativi regolamenti; un glossario nel quale viene spiegato il significato di termini tecnici utilizzati; un modulo di proposta o di polizza. Tutta questa documentazione deve essere numerata e redatta in maniera chiara e sintetica, con la data di aggiornamento e con caratteri di stampa che agevolino la lettura e che evidenzino le clausole sui rischi e sugli oneri per l’assicurato. Deve inoltre essere presente l’avvertimento di leggere la scheda informativa e la nota prima della sottoscrizione. L’assicuratore deve quindi fornire all’utente ogni informazioni in merito al contratto. Se la polizza viene venduta da un intermediario, lo stesso dovrà verificare anche l’adeguatezza della proposta in relazione alle richieste dell’assicurato. Le clausole contrattuali si dividono in: condizioni generali che si applicano sempre; condizioni speciali che sono relative alla polizza prescelta; condizioni particolari nel caso di specifiche esigenze dell’assicurato; condizioni complementari relative alle garanzie abbinate all’assicurazione sulla vita (ad esempio la polizza infortuni).
La nota informativa è il documento che ha lo scopo di informare chi intende stipulare un’assicurazione sulla vita degli aspetti essenziali del contratto, delle garanzie, della durata e delle prestazioni offerta dall’impresa assicuratrice. In parole semplici, mette nero su bianco i diritti e i doveri delle parti. Per essere valida, deve essere redatta in italiano e deve indicare espressamente quali sono i costi e i rischi connessi alla firma del contratto. La scheda sintetica costituisce, invece, una specie di riassunto delle caratteristiche principali del prodotto. Si tratta di un documento più breve e di più facile lettura, che offre utili elementi di comparazione sull’ipotetica redditività del prodotto. In questo documento devono essere inseriti gli indici ISTAT dell’inflazione degli ultimi anni e il rendimento medio dei titoli di Stato. L’IVASS ha imposto degli schemi standard da utilizzare per ogni tipo di assicurazione vita venduta.
L’IVASS, inoltre, elenca in modo dettagliato tutte le indicazioni che devono essere inserite nella nota informativa e nella scheda sintetica. Le principali informazioni che devono essere rese disponibili sono: indicazione dell’assicuratore; denominazione del contratto; durata; modalità del pagamento dei premi; caratteristiche del contratto; descrizione delle prestazioni assicurative e delle garanzie offerte; esistenza di eventuali rischi legati al cambio di valuta o a rischi finanziari; costi; regime fiscale; illustrazione dei precedenti rendimenti della polizza; informazioni del diritto di revoca e di recesso; modalità e indennizzi per sporgere reclamo.
Per i contratti vita che prevedono la partecipazione agli utili da parte dell’assicurato dovrà essere consegnato anche un progetto esemplificativo personalizzato relativo alla polizza. Si tratta di un’ipotesi di rendimento, utile a prevedere quali saranno le prestazioni dalla polizza. Si tratta, ovviamente, di un’ipotesi in linea di massima. Tale progetto deve tenere conto di un’ipotesi di rendimento del 4%. Le compagnie devono indicare espressamente che i valori presentati sono da ritenersi puramente orientativi e non sono quindi vincolanti. Inoltre, le imprese devono indicare per ogni scadenza annuale i valori di riscatto e di riduzione.