Il contratto di assicurazione risponde alla necessità di cautelarsi nell’eventualità di determinati avvenimenti, infortuni, furti, etc. Nel contratto assicurativo sono coinvolti diversi soggetti. In questo articolo approfondiamo il tema delle compagnie di assicurazione.
Innanzitutto diciamo che la compagnia di assicurazione per poter esercitare deve essere autorizzata dall’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), ente che ha sostituito nel 2013 l’ISVAP (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni Private). L’IVASS sorveglia gli operatori del settore assicurativo, ne disciplina l’attività attraverso l’adozione di regolamenti e svolge funzioni di controllo e di indirizzo della gestione delle imprese; inoltre vigila che le imprese di assicurazione e gli intermediari osservino tutte le norme ed eventualmente impone sanzioni amministrative e disciplinari. Infine, l’Istituto interviene verso le imprese nei casi in cui i consumatori siano rimasti insoddisfatti dalla risposta ricevuta a un reclamo.
Possono esercitare in Italia anche le compagnie con sede all’estero ma devono essere iscritte in specifici registri tenuti dall’IVASS. Nel caso ci siano dei dubbi sull’affidabilità e sulla sicurezza, prima di versare soldi ad una compagnia che magari non effettuerà alcun pagamento o addirittura esporrà il cliente al rischio di sanzioni (come nel caso dell’RC Auto), è consigliabile verificare tutti i requisiti presso gli uffici dell’Istituto di Vigilanza.
Le assicurazioni possono vendere i propri prodotti direttamente oppure attraverso intermediari o ancora via internet o via telefono.
Gli intermediari sono soggetti autonomi e indipendenti che collaborano con la compagnia, e cioè:
- agenti (liberi professionisti incaricati a concludere contratti da una o più compagnie);
- mediatori o broker (svolgono attività di consulenza e assistenza per chi desidera stipulare una polizza e poi li mette in contatto con la compagnia che meglio risponde alle loro esigenze; agisce su incarico del cliente e non ha poteri di rappresentanza, operando con più imprese);
- produttori (autorizzati dalle compagnie a promuovere affari sotto la totale responsabilità dell’impresa);
- banche;
- intermediari finanziari;
- Poste;
- SIM (Società di Intermediazione Mobiliare).
Il compenso per il lavoro degli intermediari si chiama provvigione, una somma calcolata in percentuale su quanto pagato dall’assicurato e versata dalla compagnia. Conoscere l’entità della provvigione permette al consumatore di intavolare una trattativa per ottenere un eventuale sconto oppure di valutare se la polizza risulta particolarmente vantaggiosa per l’intermediario. Per le polizze RC auto è obbligatorio indicare tale importo. La presenza di un intermediario, generalmente, garantisce una maggiore assistenza nella scelta dell’assicurazione più vantaggiosa e più adatta alle proprie esigenze. Inoltre, è tutto interesse del professionista comportarsi in maniera corretta per fidelizzare la clientela.
Chiaramente tutto questo si paga: la provvigione grava sul premio finale. Gli intermediari devono essere assicurati per i danni eventualmente causati ai clienti. Per i broker c’è anche un fondo di garanzia a tutela degli utenti danneggiati e non risarciti, gestito dalla CONSAP. Quest’ultima è una società per azioni che gestisce alcuni servizi di interesse pubblico. Nell’ambito assicurativo si occupa del fondo vittime della strada e dell’organismo di indennizzo per i sinistri all’estero e del fondo vittime della caccia; inoltre gestisce la banca dati sulle coperture assicurative dei veicoli e sugli indennizzi pagati nel sistema di risarcimento diretto RC Auto.
Polizze vendute via internet e via telefono. I prodotti in vendita diretta sono nella maggior parte dei casi le assicurazioni danni e le polizze vita. Venendo a mancare le provvigioni, le polizze vendute attraverso questi canali risultano spesso più convenienti, ma manca l’assistenza diretta e immediata in caso di problemi. Qualora si decidesse di stipulare un contratto via internet o telefonicamente, è indispensabile leggere attentamente tutte le clausole contrattuali e le note informative. È inoltre fondamentale fare un controllo oculato sui dati inseriti sul preventivo, in quanto un’informazione errata, un errore di digitazione, possono causare azioni di rivalsa o limitazioni al risarcimento.