Parliamo oggi della recente normativa sulla Dematerializzazione dei Servizi Assicurativi (Regolamento Ivass n. 9 del 19 maggio 2015) che prevede un aggiornamento telematico ed informatico dei sistemi di controllo.
Questa nuova norma semplifica le procedure e agevola la chiarezza tra assicuratori e assicurati: le compagnie potranno risolvere infatti il problema delle false polizze e i clienti potranno beneficiare di una diminuzione del costo dei premi. Dal giugno scorso, l’attestato di rischio (Adr) viene prodotto esclusivamente in formato elettronico: il documento, che indica la classe universale (CU) di appartenenza dell’assicurato, l’eventuale classe di merito contrattuale e il numero di incidenti fatti negli ultimi cinque anni (con la percentuale di responsabilità dell’assicurato e il tipo di danno liquidato), ha quindi abbandonato il formato su carta. Inoltre, l’Adr viene archiviato in una nuova banca dati gestita dall’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) e controllata dall’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), alfine che tutte le compagnie possano acquisirlo direttamente senza farne richiesta al cliente. L’assicurato può accedere al suo attestato registrandosi sul sito WEB della compagnia assicurativa, ma è prevista anche la possibilità di farselo inviare tramite e-mail o ancora attraverso Facebook, Whatsapp e Twitter.
Il processo di dematerializzazione si concluderà il prossimo 18 ottobre, quando decadrà l’obbligo di esporre il contrassegno assicurativo: l’accertamento della copertura verrà effettuato tramite lettura delle targhe da parte dei dispositivi di rilevazione a distanza come Telepass, ZTL, Autovelox e Tutor. Così facendo, sarà molto difficile sfuggire alle sanzioni per chi non è in regola con il pagamento dell’RC Auto. Anche perché, secondo le ultime stime, attualmente in Italia sembra che circolino tra i 3 e i 3,5 milioni di veicoli non assicurati.
L’obiettivo, si legge in una nota del Ministero dello Sviluppo Economico, è quello di “ridurre le frodi, contrastando la contraffazione dei contrassegni cartacei e l’evasione dell’obbligo assicurativo, tramite la sostituzione dei contrassegni attuali con controlli incrociati telematici tra le banche dati delle targhe dei veicoli e quelle delle polizze assicurative”.