Come abbiamo già avuto modo di vedere in un precedente articolo, Intesa Sanpaolo ha lanciato in questi giorni un piano di offerte. Fino al 31 dicembre 2015 l’istituto offre spread ai minimi storici per i mutui variabili a partire dall’1,15% per finanziamenti fino a 10 anni e per importi inferiori al 50% del valore dell’immobile. I tassi aumentano fino a uno spread dell’1,8% per una durata di 30 anni e un importo richiesto pari all’80% del valore dell’immobile.
Parliamo di “Mutuo Domus Variabile con finalità Abitativa e Surroga”, un mutuo ipotecario che consente di acquistare, costruire e ristrutturare (anche per piccoli importi) la prima o la seconda casa. Banca Intesa offre la possibilità di trasferire gratuitamente il proprio mutuo, acceso presso un altro istituto di credito, tramite un’operazione di surroga: i costi notarili e della nuova perizia sono a suo carico. Nell’ambito del tasso variabile, sono previste diverse opzioni. Il piano Base, disponibile anche per i lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato di età inferiore a 35 anni, si caratterizza per il tasso di interesse e la rata di ammortamento che variano periodicamente in funzione dell’andamento del parametro di indicizzazione stabilito dal contratto: Euribor 1 mese (360) o MRO della BCE.
La durata del finanziamento va da 6 a 30 anni. A questo piano si può abbinare l’opzione Sospensione Rate che permette, dopo il regolare pagamento di 24 rate mensili, di sospendere il pagamento delle rate del mutuo (fino a 6 rate per 3 volte nel corso della vita del finanziamento). Inoltre, si può aggiungere l’Opzione Flessibilità Durata che consente, dopo il regolare pagamento di 24 rate mensili, di allungare o ridurre la durata del mutuo per un massimo di 5 anni, purché la durata complessiva (allungamento compreso) non superi i 40 anni (41 anni e 6 mesi in caso di esercizio dei tre periodi di sospensione rate).
Viene proposto poi il piano Multiopzione pensato per coloro che, al momento della stipula, preferiscono non prendere una decisione definitiva sul tipo di tasso. Il mutuatario può personalizzare la tipologia di mutuo scegliendo periodicamente e gratuitamente, ogni 3 o 5 anni, la tipologia di tasso, fisso o variabile per il triennio/quinquennio successivo. Il tasso è quindi Misto: per il primo periodo è fisso, poi può restare a tasso fisso o essere cambiato in tasso variabile. La durata per la versione triennale è di 12 – 15 – 21 – 24 – 30 anni; la durata per la versione quinquennale è di 10 – 15 – 20 – 25 – 30 anni.
Il piano Cap di tasso può avere un tetto massimo (Cap) di interesse per tutta la durata del mutuo oppure solo per la prima metà della durata del finanziamento. Per entrambe le soluzioni, la durata del finanziamento è di 10 – 15 – 20 – 25 – 30 anni. Il limite di importo richiedibile per i tre piani sopraelencati è pari a: 95% del valore dell’immobile in caso di acquisto di prima casa, per un importo non superiore a 300 mila euro, elevabile fino al 100% nel caso di clienti con età inferiore a 35 anni; 95% del valore dell’immobile in caso di portabilità tramite surroga, per un importo non superiore a 300 mila euro; 80% del valore dell’immobile in caso di acquisto, acquisto più ristrutturazione, costruzione e ristrutturazione senza alcun limite di importo.
Il piano Bilanciato permette di combinare la sicurezza del tasso fisso con la flessibilità del tasso variabile. Al momento della richiesta, infatti, il cliente può scegliere la quota di mutuo finanziato a tasso fisso e quella a tasso variabile, secondo differenti combinazioni: 70/30, 60/40 o 50/50. La durata varia da 10 a 25 anni. Il limite di importo richiedibile è pari all’80% del valore dell’immobile in caso di acquisto, acquisto più ristrutturazione, costruzione e ristrutturazione senza alcun limite di importo. Infine il piano Rientro libero permette di pagare rate di soli interessi e di rimborsare il capitale nella misura stabilita dal mutuatario in base alle sue entrate e alle disponibilità del momento, purché nel rispetto di quote di capitale minime contrattualmente prestabilite e diversificate in base alla durata del mutuo. Nel caso in cui non rispetti le scadenze indicate nel piano di ammortamento per il rimborso delle quote capitale, la Banca avrà la facoltà di trasformare il mutuo in uno a tasso variabile con rate mensili comprensive sia di quote interessi che di quote capitale. Il limite di importo richiedibile è pari al 60% del valore dell’immobile per un importo non superiore a 500 mila euro.