I bambini che vengono al mondo devono imparare moltissime cose, tra cui nutrirsi ed espellere correttamente. Inoltre, gli apparati dei subiscono dei cambiamenti nel corso del tempo e questi vanno accompagnati dolcemente. Nei mesi di vita i pianti più ricorrenti possono essere legati alla fame e alle coliche e a volte possono essere davvero lunghi e acuti.
Alimentazione ed espulsione sono strettamente legate; dapprima il latte materno e poi gli alimenti solidi potrebbero portare entrambi dei problemi di stipsi e ritenzione di gas nell’intestino. Quando i problemi intestinali sono molto insistenti può intervenire uno strumento, il sondino. Il sondino è un piccolo tubicino che viene utilizzato come strumento di stimolo intestinale per i neonati.
Come capire se il bambino ha disturbi intestinali
Prima di ricorrere ai metodi per risolvere i problemi intestinali è importante verificare che questi siano reali. Prima di tutti bisogna verificare l’alimentazione del piccolo, se con latte materno o latte artificiale. La fisiologia di un neonato è abbastanza diversa rispetto a quella di un adulto. Un’altra cosa da fare è verificare la frequenza e la regolarità dell’evacuazione, solitamente almeno una o più volte al giorno, anche se può capitare anche si verifichi non quotidianamente.
Si inizia a parlare di stitichezza nel neonato quando si verifica una mancata espulsione delle feci per un minimo di 4 giorni. è importante verificare anche la frequenza delle urine, esse dovrebbero essere espluse almeno 5 o 6 volte al giorno. Verificare la regolarità delle feci e delle urine, oltretutto, non serve soltanto a capire se il bimbo soffre di problemi intestinali, ma è un buon metodo anche per capire se si sta nutrendo correttamente, con la giusta frequenza e con latte abbastanza nutriente e di qualità.
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Come si usa il Sondino per neonati
Per prima cosa, è importante consulare il pediatra o uno specialista ed evitare i metodi fai-da-te. Il sondino va inserito nell’orifizio anale per permettere al bambino di liberarsi. Tuttavia esso è un metodo piuttosto invasivo, perciò va utilizzato con molta cautela e solo se strettamente necessario.
Controindicazioni Sondino per neonati
Se non utilizzato correttamente e con poca delicatezza, il sondino può creare delle piccole lesioni che possono dare molto fastidio al bambino.
Inoltre, se utilizzato in maniera continua può creare una sorta di “dipendenza” e in questo caso il bambino non riuscirà più a liberarsi senza essere stimolato. Per questo motivo è bene verificare con un pediatra se i disturbi del bambini sono legati effettivamente all’intestino ed eventualmente provare prima con dei metodi più delicati, il sondino è un metodo piuttosto invasivo.
Metodi dolci
I migliori metodi per provare ad insegnare al bambino ad evacuare sono:
- Massaggio neonatale all’addome;
- Bagnetto caldo rilassante;
- Tenerlo in posizione verticale;
- Portare le gambine verso il torace
- Tenere il bimbo in braccio con l’addome rivolto verso il basso;
L’idea è quella di far rilassare il neonato il più possibile, l’agitazione e la tensione sono una delle principale cause della stipsi, la fisiologia prevede il rilassamento dello sfintere per l’evacuazione.
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