Neonato piange nel sonno: perché e cosa fare

Il pianto è l’unico mezzo che ha il neonato per comunicare i suoi bisogni, i suoi fastidi e il suo umore. Tuttavia, esistono moltissimi tipi di pianto, che abbinati al linguaggio del corpo, comunicano sensazioni differenti. è molto importante per i genitori imparare ad osservare il neonato, ad ascoltarlo, in modo da interpretare correttamente il bisogno del bambino.

Neonato piange nel sonno

Non è necessario scattare ad ogni piccolo segnale, o almeno non prima di aver capito la reale causa; il pianto è un mezzo di comunicazione, ma anche un metodo di sfogo e un modo per scaricare le tensioni. Un altro consiglio è quello di analizzare l’ambiente circostante al bambino, poichè potrebbe essere disturbato da qualche fattore esterno (ad esempio la temperatura).

I tipi di pianto del neonato

Pianto per fame: il più frequente. Di solito il neonato tende anche a succhiarsi le labbra. Se il piccolo si calma non appena si inizia a dargli da mangiare, il motivo del pianto era la fame.

Pianto per Coliche: Solitamente accompagnato anche da espressioni di dolore. Può essere molto acuto. Le soluzioni possono essere massaggi e calore; se il problema persiste rivolgersi al medico.

Pianto per Affetto: non è un vero e proprio pianto, di solito sono versetti. Significa che il neonato cerca compagnia. In questo caso cullarlo e far sentire la propria voce può essere una soluzione rapida.

Pianto per malattia: porre attenzione all’atteggiamento, che pare privo di forza. In questi casi misurare la temperatura e consultare il medico.
Sonno: accompagnato da sbadigli. In questo caso è sufficiente metterlo in un ambiente tranquillo e lasciare che si addormenti.

I pianti notturni del neonato

Il neonato può piangere durante la notte per uno qualsiasi dei motivi elencati. Tuttavia, il bambino può piangere o lamentarsi anche durante il sonno, senza svegliarsi. Questi segnali non devono destare preoccupazione, essi potrebbero segnalare semplicemente la fase REM del sonno o il passaggio da una fase di sonno leggero ad una fase di sonno più pesante.

In questi casi la cosa migliore da fare è di lasciare tranquillo il bambino, disturbarlo durante la fase REM potrebbe renderlo molto irritabile al risveglio; intervenire invece nel passaggio da sonno leggero a sonno profondo potrebbe svegliarlo e rendere più difficile farlo riaddormentare.

In alcuni casi potreste notare anche gli occhi aperti, ma non è detto che il neonato sia sveglio, molto probabilmente sta sonnanbulando.
Il bambino può piangere nel sonno anche nel caso di raffreddore, temperatura non adeguata e coliche.

Cosa fare per pianti durante il sonno

La cosa migliore, in questi casi, sarebbe non scattare ad ogni piccolo lamento. Molto spesso queste fasi sono brevi e non è necessario intervento. può essere importante intervenire in casi di pianti lunghi e acuti. Per i piccoli fastidi come il naso chiuso e l’aria nel pancino è bene cercare una posizione confortevole, fare massaggi e mantenere il piccolo idratato.

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