Infradito: calzature non idonee alla guida?

Le infradito, così come i sandali, le ciabatte ed altre calzature estive, possono rischiare di rendere vana l’assicurazione auto obbligatoria in caso di incidente. Vediamo quali sono i motivi.

infradito

Nel Codice della Strada non c’è traccia di prescrizioni sulle calzature da usare e tanto più, tra i 240 articoli, non ce n’è uno che vieti la guida con le infradito. Per evitare gli incidenti,  il legislatore si affida al buonsenso. Al massimo, può essere contestato un comportamento irregolare solo sulla base di due articoli del Codice. Il primo è l’articolo 140, comma 1, che stabilisce: “Gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale”. Mentre l’articolo 169, comma 1, afferma che “in tutti i veicoli il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida”. In caso contrario, multa di 80 euro e taglio di un punto della patente.

Il problema si pone quando si verifica un sinistro. Se il guidatore indossasse le infradito o anche i tacchi, quindi senza il pieno controllo dei pedali, e se le Forze dell’ordine intervenute indicassero nel verbale il tipo di calzatura usata dal conducente come inappropriato, la compagnia assicurativa potrebbe non pagare i danni o dare un rimborso ridotto. Nel peggiore dei casi il guidatore sarebbe costretto a pagare totalmente sia i danni riportati al proprio mezzo, sia quelli causati a terzi. In caso di incidente mortale, inoltre, il rischio sarebbe quello di dover contribuire al risarcimento assicurativo e vedersi accusati di imprudenza, negligenza, inavvedutezza e persino imperizia.

A seguito di numerose controversie sui risarcimenti, si è pronunciata la Cassazione a sfavore degli automobilisti: “Lo slittamento del piede dal pedale del freno non costituisce caso fortuito, ma imperizia del conducente e quindi trattasi di condotta sicuramente colposa”. In parole povere, non è una coincidenza che la calzatura inadatta abbia causato un danno: è anzi colpa del guidatore che doveva prevederlo prima di mettersi al volante.

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