Generalmente la polizza ha effetto a partire dalla mezzanotte del giorno in cui è stato firmato il contratto, purché sia stato versato il premio, fino alla mezzanotte dell’ultimo giorno indicato nel contratto quale data di scadenza. È anche possibile decidere di far partire l’assicurazione prima o in un momento successivo sempre a condizione che sia già stato pagato il premio. Nel caso in cui il premio non sia stato pagato, l’assicurazione non può quindi considerarsi operativa.
La legge non prevede né una durata minima né una durata massima delle assicurazioni, tranne nel caso della RC Auto che dura un anno. Per questo motivo, è sempre consigliabile leggere attentamente la sezione del contratto in cui viene indicata la durata. È possibile inoltre che l’assicurazione si rinnovi automaticamente alla scadenza, a meno che non venga data disdetta formale dall’assicurato. Ogni proroga tacita non può, comunque, avere una validità maggiore di due anni. La durata lunga è sicuramente un buon affare per le compagnie assicuratrici ma può essere vantaggiosa anche per il cliente: egli può evitare futuri aumenti di premio, garantirsi nel tempo le coperture assicurative (ad esempio nel caso di polizze malattia), fruire di una maggiore rendita nel caso delle polizze vita o ancora approfittare di sconti.
La durata non corrisponde alla suddivisione del premio, il cosiddetto frazionamento. Se la durata è il periodo di validità della polizza, il frazionamento è la suddivisione del premio in più rate (mensili, trimestrali, semestrali, annuali…) che viene fatta per agevolare il pagamento. Il solo fatto che il premio venga pagato annualmente non deve quindi far assolutamente pensare che la polizza sia per forza annuale.
La durata del contratto può anche essere sospesa. Può per esempio accadere nel caso della RC Auto su richiesta del cliente nel momento in cui l’autovettura viene venduta o demolita e non prontamente sostituita con un’altra. In questo caso, la polizza viene sospesa fino alla riattivazione e la scadenza originaria prolungata. Questa operazione non è gratuita: gli assicuratori applicano infatti oneri aggiuntivi nel momento della riattivazione o pretendono il pagamento della differenza di premio causata dagli aumenti delle tariffe.