Moratoria mutui

Prevista dalla legge di Stabilità 2015, la moratoria è ora in vigore e contempla la sospensione della quota capitale del mutuo per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta nel triennio 2015-2017.

Moratoria mutui

La richiesta di moratoria è consentita unicamente ai titolari di un mutuo acquisto prima casa e concerne la sola quota capitale: in altre parole, viene bloccato il rimborso ma gli interessi devono essere normalmente e regolarmente versati alla banca. Al termine della sospensione, l’ammortamento riprende e il mutuatario, con tutta probabilità, si vede prolungare la durata complessiva del mutuo. Il presupposto per poter accedere a questa agevolazione è rappresentato dalla dimostrazione della propria difficoltà economica: ad esempio essere stati messi in cassa integrazione oppure aver perso il proprio posto di lavoro, ma anche inabilità al lavoro causata da infortunio grave, o ancora peggio il decesso del mutuatario.

La banca, a seguito della presentazione dei requisiti richiesti, deve dare parere positivo o negativo entro 20 giorni lavorativi. Il termine ultimo per fare domanda è il 31 dicembre 2017; il provvedimento potrà quindi avere effetti positivi anche per tutto il 2018. Tutti coloro che si sono già avvalsi in passato di un periodo di sospensione devono attendere almeno 24 mesi dalla precedente per valersi della moratoria.

La nuova moratoria, a molti analisti, non sembra essere la soluzione ottimale per affrontare il periodo di crisi economica che stiamo vivendo. Il numero di banche aderenti avvalora questa idea: visto che pochi mutuatari potranno vedersi riconosciuta la sospensione, il numero degli istituti di credito che hanno dato la propria disponibilità ammonta a oltre il 70,3% dell’intero comparto bancario, percentuale decisamente superiore rispetto agli altri provvedimenti di solidarietà rivolti ai consumatori.

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