Denuncia del sinistro e indagini del perito

Per ottenere il risarcimento, la prima cosa da fare è presentare la denuncia del sinistro. Il modo migliore per farlo è inviare una raccomandata a.r. alla propria compagnia nella quale indicare luogo, data e ora dell’accaduto, una corretta descrizione di ciò che è avvenuto e ogni altro elemento che possa essere utile per inquadrare la situazione.

perito

L’assicuratore, una volta ricevuta la denuncia istruisce una pratica a cui associa il cosiddetto numero di sinistro, un numero identificativo, e verifica il versamento del premio. Successivamente verifica se il sinistro rientri nella copertura. Non sempre gli elementi forniti dall’assicurato sono sufficienti per inquadrare correttamente il sinistro nell’ambito delle garanzie previste dal contratto. Risulta quindi necessario l’intervento di un perito che svolga gli accertamenti del caso alfine di verificare le dinamiche e le conseguenze e per stabilire l’ammontare del danno.

L’assicurato dovrebbe comunque chiedere il parere di un esperto di fiducia per cercare di trattare ad armi pari con l’assicurazione. Inoltre dovrebbe evitare di sottoscrivere il documento denominato “accertamento conservativo del danno” con il quale il perito chiede di accettare la sua valutazione, se prima non ha chiesto il parere a un suo consulente o se non ha ancora chiesto un preventivo sulla spesa da sostenere per la riparazione dei danni.

Una volta che il perito avrà fatto i suoi controlli, l’assicurazione darà una risposta:

  • può ritenere il sinistro coperto e proporre una somma come risarcimento
  • può ritenere che il sinistro non rientri fra quelli coperti dalla garanzia assicurativa
  • può ritenere il sinistro coperto ma proporre un indennizzo inferiore a quello cui l’assicurato ritiene di avere diritto.

In ogni caso, per ogni successiva valutazione, è bene richiedere che l’assicurazione invii una risposta scritta.

In caso di contrasti tra assicuratore e assicurato sulla valutazione del danno, si può affidare la decisione a uno o a tre arbitri (uno nominato dall’assicurato, uno dall’assicuratore e il terzo di comune accordo o un soggetto indipendente). L’arbitrato ha il vantaggio di essere breve rispetto alla giustizia ordinaria, ma la procedura è spesso costosa in quanto le spese del proprio arbitro sono a carico dell’assicurato indipendentemente dalla decisione finale della controversia.

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