Documentazione a corredo della domanda di mutuo

Al momento della richiesta del mutuo, bisogna consegnare diversi documenti. Solo così si può procedere con le indagini istruttorie e con la concessione del finanziamento.

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Innanzitutto, abbiamo i documenti anagrafici (documento di identità e codice fiscale). A questi vanno aggiunti il Certificato di residenza (necessario per effettuare la ricerca sui protesti; qualora ci fossero omonimi protestati viene richiesto anche il Certificato storico di residenza), il Certificato dello Stato di Famiglia, il Certificato di Stato Libero, il Certificato di Nascita e l’estratto per riassunto dell’Atto di Matrimonio (per verificare il regime scelto, comunione o separazione dei beni). Qualora i richiedenti fossero separati o divorziati, dovrebbero consegnare la sentenza di separazione o quella di divorzio. In questo modo si dimostrerebbe l’insussistenza del vincolo patrimoniale della comunione dei beni.
I cittadini extracomunitari devono consegnare copia del permesso di soggiorno. I liberi professionisti devono allegare il Certificato di Iscrizione all’Albo (o la copia del tesserino di iscrizione), e i lavoratori autonomi il Certificato di Iscrizione alla Camera di Commercio.

Passiamo ora a parlare dei documenti relativi al reddito (Modello CUD, UNICO, 730). Ai lavoratori dipendenti viene richiesta una copia delle ultime buste paga e, se assunti da poco tempo, una dichiarazione del datore di lavoro che attesti se l’assunzione è a tempo indeterminato o meno. I dipendenti pubblici presentano l’Attestato di Servizio. I lavoratori autonomi consegnano una copia parziale del bilancio riferito all’anno successivo a quello della dichiarazione, per dare conto dell’andamento attuale della ditta.

Esistono inoltre i documenti relativi all’immobile e cioè il rogito notarile con cui si attesta la proprietà, la denuncia di successione se si tratta di un bene ereditato, la planimetria catastale. A tutto questo verrà aggiunta la perizia dell’immobile effettuata da un tecnico di fiducia dell’ente finanziatore: in questo modo si stabilisce il valore dell’immobile e la sua commerciabilità. Ricordiamo in conclusione che gli istituti di credito non accettano autocertificazioni, quindi i documenti devono essere tutti originali.

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