Assicurazione sul Lavoro

L’assicurazione sul lavoro è obbligatoria solo in alcune circostanze e per alcune professioni. Vediamo quali sono queste condizioni e, quindi, quando la legge prevede questo tipo di assicurazione.

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Innanzitutto, è necessario stipulare un’assicurazione sul lavoro in caso di accensione di un mutuo. L’ente finanziatore (banca o società finanziaria che sia), alfine di tutelarsi, richiede infatti la sottoscrizione di una polizza assicurativa che viene quindi inserita tra le spese accessorie del mutuo stesso. Qualora il mutuatario perdesse il posto di lavoro, la compagnia assicurativa verserebbe alcune rate mensili e impedirebbe così di far partire immediatamente le procedure per il pignoramento della casa (nell’attesa dell’inizio di un altro lavoro che permetta di continuare il piano di ammortamento).

Veniamo ora al caso dei professionisti che, nello svolgimento della propria attività, possono causare danni a terzi. La legge impone, in qualità di professionista abilitato, di stipulare una polizza assicurativa ad hoc; in caso contrario, l’albo professionale potrebbe comminare multe anche molto consistenti. La polizza riguarda diversi professionisti tra i quali:

  • Medici;
  • Infermieri;
  • Avvocati;
  • Ingegneri;
  • Broker e intermediari finanziari;
  • Psicologi e terapeuti.

L’assicurazione copre il singolo professionista, anche se lavora conto terzi in qualità di dipendente o di collaboratore. Qualora i clienti subissero un danno e passassero a vie legali, a causa di un errore del professionista, la compagnia assicurativa interverrebbe quindi per coprire le prime spese.

Inoltre, segnaliamo che per alcune categorie lavorative, è l’azienda a pagare l’assicurazione obbligatoria presso l’Inail insieme agli altri contributi. È il caso ad esempio degli operai o dei dipendenti di una piccola attività aziendale. L’Inail entra in gioco nel caso di infortuni invalidanti o in caso di decesso del dipendente. Ricordiamo, infine, che anche le casalinghe devono stipulare una polizza connessa ai rischi domestici; in questo caso, si paga all’Inail una rata annuale che copre da infortuni invalidanti per almeno il 26%.

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