Mutui di surroga: cosa sono

Le surroghe trainano il mercato nel 2015. In un periodo in cui l’incontro tra domanda e offerta è molto difficile (l’invenduto è talmente ampio che non riesce a eguagliare la pur timida crescita della domanda), le banche stanno incrementando il numero di erogazioni di mutui ricorrendo proprio alle surroghe. Vediamo cosa sono.

surroga

Il mercato dei mutui di surroga ha inizio nel 2007 con il Decreto Bersani, che contempla la possibilità di trasferire il mutuo esistente dalla propria banca ad un’altra a costi zero, beneficiando di condizioni economiche più vantaggiose. In pratica, con la nascita della surroga, le banche non possono più fare affidamento su un portafoglio clienti acquisiti per l’intera durata del mutuo, ma devono fare i conti con l’insoddisfazione del mutuatario che desidera risparmiare sulla rata, in funzione dell’evoluzione nel tempo di variabili quali l’andamento dei tassi di interesse (Euribor e IRS) e degli spread offerti dalle banche concorrenti sui propri mutui di surroga.

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Moratoria mutui

Prevista dalla legge di Stabilità 2015, la moratoria è ora in vigore e contempla la sospensione della quota capitale del mutuo per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta nel triennio 2015-2017.

Moratoria mutui

La richiesta di moratoria è consentita unicamente ai titolari di un mutuo acquisto prima casa e concerne la sola quota capitale: in altre parole, viene bloccato il rimborso ma gli interessi devono essere normalmente e regolarmente versati alla banca. Al termine della sospensione, l’ammortamento riprende e il mutuatario, con tutta probabilità, si vede prolungare la durata complessiva del mutuo. Il presupposto per poter accedere a questa agevolazione è rappresentato dalla dimostrazione della propria difficoltà economica: ad esempio essere stati messi in cassa integrazione oppure aver perso il proprio posto di lavoro, ma anche inabilità al lavoro causata da infortunio grave, o ancora peggio il decesso del mutuatario.

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Mutuo: un aiuto dal Fondo di garanzia

Nel momento in cui si decide di acquistare una casa nuova, molto spesso, si prende in considerazione anche l’eventualità di accendere un mutuo. Dopo le domande di rito – in quale zona acquistare? quanti locali? casa indipendente o appartamento in condominio? – emerge, infatti, per tutti il tema fondamentale e cioè il prezzo.

mutuo

Se si desidera acquistare un appartamento nuovo o ristrutturare una casa di cui si è già proprietari, il ricorso al mutuo è diventato per molti un fattore ineluttabile. Nella stragrande maggioranza dei casi, questa operazione consente di coprire un importo vicino ai tre quarti delle spese complessive. Di durata variabile (di solito dai cinque ai trent’anni), i mutui offerti da diverse banche si differenziano soprattutto per il tasso di interesse:

  • fisso per chi lo vuole mantenere invariato per tutta la validità del prestito;
  • variabile per chi accetta un minimo rischio sperando che l’evoluzione dei tassi di riferimento permetta un risparmio futuro;
  • misto per gli indecisi che preferiscono sistematicamente riconsiderare la decisione iniziale.

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Infradito: calzature non idonee alla guida?

Le infradito, così come i sandali, le ciabatte ed altre calzature estive, possono rischiare di rendere vana l’assicurazione auto obbligatoria in caso di incidente. Vediamo quali sono i motivi.

infradito

Nel Codice della Strada non c’è traccia di prescrizioni sulle calzature da usare e tanto più, tra i 240 articoli, non ce n’è uno che vieti la guida con le infradito. Per evitare gli incidenti,  il legislatore si affida al buonsenso. Al massimo, può essere contestato un comportamento irregolare solo sulla base di due articoli del Codice. Il primo è l’articolo 140, comma 1, che stabilisce: “Gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale”. Mentre l’articolo 169, comma 1, afferma che “in tutti i veicoli il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida”. In caso contrario, multa di 80 euro e taglio di un punto della patente.

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RCA base: cos’è e cosa comprende

Prima di vedere cosa comprende la RCA base, è necessario spiegare i concetti di danno e di risarcimento. Diciamo innanzitutto che il nostro Codice Civile, all’art. 2043, sostiene che chiunque provochi un danno ingiusto è obbligato a risarcire la parte offesa.

assicurazioni auto

Nel dopoguerra, quando il fenomeno degli incidenti stradali assunse dimensioni considerevoli, nacque l’idea di assicurazione obbligatoria, tramite la cosiddetta RCA, acronimo di Responsabilità Civile Auto. Il Codice della Strada dispone quindi che per i veicoli a motore senza guida di rotaie, inclusi i filoveicoli e i rimorchi, circolanti o sostanti su strade pubbliche, venga sottoscritta una copertura assicurativa idonea per risarcire i danni causati a cose o persone. Ribadiamo che l’obbligatorietà dell’assicurazione si riferisce alla sola responsabilità civile per danni; le altre, le cosiddette garanzie accessorie, sono facoltative e opzionali.

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Polizze aggiuntive: assistenza stradale, infortunio al conducente, tutela legale, rivalsa

Chiudiamo l’esame delle garanzie accessorie maggiormente utilizzate e parliamo ora di assistenza stradale. Questa non è una vera e propria assicurazione, bensì una garanzia, un’agevolazione per chi è stato coinvolto in un incidente o ha avuto un guasto. Essa ingloba una serie di servizi aggiuntivi a favore dell’assicurato: soccorso stradale sette giorni alla settimana, 24 ore al giorno, possibilità di chiamare un numero verde dedicato, invio di pezzi di ricambio (in Italia e all’estero), fornitura del veicolo sostitutivo, etc.

soccorso stradale

La polizza infortunio al conducente prevede un risarcimento al conducente del veicolo assicurato che sia stato vittima di un incidente con torto, ragione o per cause imprevedibili (ad esempio un malore mentre si è alla guida). L’entità del risarcimento cambia sulla base agli effetti dell’incidente, calcolati partendo da una serie di tabelle che stabiliscono la percentuale di invalidità causata dai diversi traumi. Nel contratto possono essere inserite delle penali (addirittura il mancato risarcimento) in caso di non utilizzo della cintura di sicurezza, del casco, di guida in stato di ebbrezza, etc. Questa garanzia è valida anche in caso di morte e viene riscossa dagli eredi.

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Polizze aggiuntive: Kasko, eventi naturali, atti vandalici

Abbiamo già preso in esame due polizze non obbligatorie o opzionali: furto incendi e cristalli. Continuiamo con la nostra disanima delle garanzie accessorie maggiormente richieste dai nostri connazionali.

kasko

L’assicurazione Kasko tutela dai danni occorsi all’auto assicurata a causa di eventi e sinistri derivanti dalla circolazione dell’auto stessa. Si distingue in due tipi di polizze: la prima costringe l’assicurazione a risarcire i danni cagionati da urto, ribaltamento, scontro con un altro veicolo; la seconda esclusivamente i danni derivanti da collisione con un altro mezzo. La Mini-Kasko, invece, è la polizza pensata per chi necessita di una copertura più estesa. Ad esempio, copre i danni derivanti da un incidente causato dallo stesso assicurato, ovvero quando è sua la responsabilità.

La Mini-Kasko (cosiddetta “polizza collisione”) ha valore solo quando un altro veicolo è coinvolto nel sinistro: non tutela quindi le situazioni non direttamente legate alla collisione, quali ribaltamenti o uscite di strada. Questa garanzia è chiaramente molto più costosa delle altre. Ricordiamo, infatti, che la polizza RCA tradizionale risarcisce solamente i danni causati all’altro veicolo, e solo quando non viene riconosciuta totalmente la responsabilità dell’assicurato.

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Auto: polizze obbligatorie e non obbligatorie

In Italia, come sappiamo, le assicurazioni si distinguono tra obbligatorie e non obbligatorie. Nell’ambito dei veicoli a motore, l’assicurazione obbligatoria è la RCA (RC Auto).

RCA

La polizza RCA, o assicurazione per responsabilità civile, è stata imposta per legge alfine di tutelare in particolar modo i conducenti e i passeggeri degli altri veicoli, in conseguenza di eventuali sinistri. In parole semplici, se causiamo un incidente la nostra assicurazione coprirà il danno arrecato sia ai passeggeri sia alle autovetture. Per quanto invece concerne i danni causati a noi stessi dobbiamo necessariamente pagarceli da soli. Passiamo ora a parlare della categoria delle assicurazioni non obbligatorie cui appartengono diverse polizze aggiuntive o opzionali che al bisogno possono risultare molto utili. Vediamo quali sono le garanzie accessorie più utilizzate.

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Assicurazioni accessorie all’RCA: come fare la disdetta

Abbiamo già parlato dell’RC auto. Ora prendiamo in esame il caso delle assicurazioni accessorie e facoltative, per esempio la tutela legale, gli atti vandalici, gli infortuni del conducente, kasko, furto-incendio, cristalli, assistenza stradale, etc. Per questi contratti, il discorso è diverso.

disdetta

Se queste tipologie assicurative sono regolate da un differente percorso normativo, ad esempio con atti a parte, è necessario verificare attentamente quali siano le procedure riguardanti la scadenza. E’ possibile, infatti, che per questi contratti sia ancora in vigore la norma dell’obbligatorietà della disdetta, altrimenti vengono rinnovati automaticamente. Il lasso di tempo abitualmente previsto per la disdetta è di sessanta giorni prima della scadenza, superati i quali il contratto si rinnova automaticamente. Nel caso specifico c’è poco da fare: si può tentare di impugnare il rinnovo presso le sedi competenti, ma le possibilità di vincere il contenzioso sono esigue. Stiamo parlando, in linea generale, di cifre contenute ma si tratta comunque di situazioni spiacevoli che possono causare fastidio, in particolar modo se, a causa della crisi economica, abbiamo deciso di stipulare solo le polizze assicurative obbligatorie per legge.

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Prima Assicurazione Auto

Dovete stipulare la vostra prima assicurazione auto? Sappiate che esistono sul mercato offerte a voi dedicate, ma bisogna sempre fare attenzione alle condizioni delle compagnie e valutare più preventivi. Vediamo di darvi alcuni consigli.

Auto

La prima indicazione è sicuramente quella di accertare le condizioni del tuo veicolo. Il rischio, infatti, viene determinato sulla base dell’auto posseduta: se è usata o di lusso il rischio aumenta, se é nuova diminuisce. Il secondo step sarà quello di individuare una polizza RC auto pensata proprio per i giovani, che tenga conto delle specifiche peculiarità come guidatore: inesperienza alla guida ma, d’altra parte, riflessi pronti. Il modo di guidare è sicuramente una voce che permette di risparmiare, ma può anche far salire il costo della rata assicurativa: se per esempio si associa l’inesperienza da neo patentato alla guida quotidiana in una grande città è scontato che la polizza sia un po’ più costosa.

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